Le mitiche Hawaii si trovano a circa 6 ore di volo dalla costa occidentale degli Stati Uniti. Poche persone decidono di affrontare un viaggio tanto lungo, con 12 ore di fuso orario, per poter visitare i luoghi che, consapevolmente o meno, popolano i sogni di quasi tutti noi.
La principale attrazione di queste isole è senz’altro la natura. Crateri di vulcani inattivi circondati da foreste rigogliose e in parte ancora inesplorate, coste rocciose che si alternano a spiagge incontaminate fanno da sfondo alle migliaia di surfisti che si sfidano tutti giorni dell’anno nelle acque dell’oceano Pacifico.
Il periodo migliore per visitarle, per noi amanti del kitesurf, è proprio quello estivo e più precisamente da Marzo a Settembre. In questo periodo, infatti, l’oceano “si riposa”; le famose onde che imperversano nei mesi invernali, raggiungendo altezze fino a 25 metri, scompaiono consentendo a tutti, esperti e non, la pratica del kite anche in alcuni spot della North Shore inaccessibili ai più negli altri mesi dell’anno.
Il vento è stato un compagno costante per tutta la durata del viaggio. Dalle 8 di mattina fino a dopo il tramonto ha soffiato con intensità variabile tra i 30 e i 40 nodi
Nel mio giro ho visitato le 3 isole principali: Ohau, Kauai e Maui.
Ohau:
Famosa per aver ospitato negli anni passati alcune importanti serie tv tra cui Magnum P.I. e Lost è da sempre considerata la capitale mondiale del surf. La North Shore e più precisamente le spiagge di Waimea e Sunset Beach sono i luoghi dove si tengono le più importanti competizioni surfistiche mondiali tra cui il “Banzai Pipeline”. Nei mesi estivi di onda non vi è traccia ma un “pellegrinaggio” in questi luoghi va fatto assolutamente anche solo per ammirare il tramonto o il passaggio di branchi di delfini.
Altri posti da visitare sono il Diamond Head (uno dei quattro crateri di Ohau) da cui si può godere di un panorama mozzafiato e il parco naturale di Hanauma Bay. La spiaggia di Hanauma è considerata la terza spiaggia più eco-friendly del pianeta. Non ci sono parole per descriverne la bellezza.
Per trovare un po’ di vita notturna occorre andare a Waikiki. Famosa per la sua spiaggia e i suoi grattacieli. Waikiki è forse il posto peggiore dell’isola a meno che non si sia amanti del caos e dei centri commerciali, va invece frequentata di sera perché è l’unico posto che troverete alle Hawaii dove c’è un po’ di vita dopo le 22.
Il kite viene praticato sulla costa sud-est dell’isola. La spiaggia di Kailua è il luogo di ritrovo dei kiters e si trova a circa 30 minuti di auto da Waikiki. E’ un piccolo golfo con uno spiaggione di sabbia finissima; il vento è side e l’acqua piatta e cristallina. E’ davvero un posto stupendo, ideale per il frestyle. Ci sono alcune scuole che hanno la loro base lì ma è sempre meglio contattarle in anticipo perché, diversamente da come potremmo pensare, non sono molto attrezzate e non affittano l’attrezzatura, se non per fare lezione. E’ stata davvero dura trovare un benefattore che mi prestasse il suo kite per testare lo spot.
Kauai
E’ l’isola più romantica, elegante e tranquilla delle Hawaii.
Si atterra a Lihue e subito si capisce che per trovare un po’ di sole bisogna spostarsi sulla costa. Io ho alloggiato a Poipu Beach, zona turistica che si trova sulla costa sud. Kauai è uno dei luoghi più piovosi del pianeta ed è insolito svegliarsi la mattina e osservare il vulcano che la sovrasta senza che lo stesso sia circondato da una spessa coltre di nubi minacciose.
Ciononostante il microclima dell’isola consente sulle coste di godere, nel corso delle giornate, di lunghi periodi di cielo limpido e temperatura estiva. L’importante è sempre avere un impermeabile a portata di mano, ovunque ci si trovi.
L’isola è famosa per la sua natura e non a caso è stata scelta come location per decine e decine di film tra cui spiccano Jurassik Park e Indiana Jones. E’ meta di turisti che hanno voglia di godere di ciò che li circonda in totale relax. La vita comincia molto presto la mattina ed è possibile effettuare moltissime escursioni. I principali luoghi da visitare sono la Napali Coast e il Waimea Canyon. E’ possibile praticare il rafting oppure lo “zip line” una disciplina molto diffusa negli States che consiste nell’esplorare i boschi passando da un albero all’altro legati attraverso un’imbragatura a un cavo di acciaio.
Fare escursioni e praticare sport di qualsiasi tipo è anche il modo per risolvere un problema: la sera non c’è davvero niente da fare. Quindi è meglio rimboccarsi le maniche e fare di tutto per stancarsi quanto più è possibile.
Nonostante il vento non manchi mai su gran parte delle sue coste a Kauai la pratica del kite non è tanto diffusa. Le spiagge di tutta la costa ovest sono inaccessibili da terra mentre può capitare di imbattersi in local che escono sulle spiagge della costa est nei pressi di Wailua (Anini Beach) dove il vento è più forte e non vi sono scogliere. In generale comunque di kite e windsurf se ne sono visti davvero pochi.
Maui
Delle tre isole che ho visitato è sicuramente la più ventosa e la più orientata agli sport d’acqua che non siano il surf. Sia chiaro che di surfisti ce ne sono a centinaia ma in quest’isola, finalmente, sono riuscito a trovare anche negozi, scuole e spot attrezzati per la pratica del kitesurf.
Come in tutte le isole i principali villaggi turistici si trovano a sud, protetti dal vento. Gli spot invece sono sulla costa nord a pochi chilometri dall’aeroporto di Kahului. La spiaggia di Kahana e la kite beach adiacente sono gli spot dove escono i local. La prima, sottovento, è caratterizzata da un vento di minore intensità e per questo è sede delle scuole di kite ed è consigliata per i principianti.
Diversi sono i secret spot sulla costa nord ma purtroppo mi è stato impossibile provarli perché il noleggio dell’attrezzatura, prevede l’utilizzo della stessa solo nelle spiagge adiacenti le scuole. In altri spot, infatti, le forti correnti, il vento rafficato (in alcune zone dell’isola cambia continuamente direzione e può passare in un quarto d’ora da trenta nodi a zero) e il reef affiorante sono ottimi motivi per evitare uscite temerarie e solitarie. Alcune zone, infine, a detta dei local, sono più frequentate di altre da “pesci di grosse dimensioni” J
Con un vento così costante ci sarà sempre tempo per riposarsi un po’ e vedere qualcosa in giro. E’ possibile fare un’escursione sul vulcano Haleakalā (più di tremila metri di altezza) o prendere un auto ed effettuare un giro naturalistico della costa est. La famosa “road to Hana” è un percorso molto accidentato e tortuoso attraverso un susseguirsi di foreste, cascate, giardini botanici e villaggi che vale veramente la pena di effettuare a dispetto delle circa 4 ore necessarie a farlo.
All’inizio di questo percorso è possibile visitare la baia di Hookipa, luogo mitico per surfisti e windsurfisti. Gli scogli affioranti ma soprattutto le alte scogliere laterali impediscono ai kiter di praticare questo spot.
La vita notturna è più viva che altrove e in special modo nel paesino di Lahaina si trovano locali dove passare qualche ora bevendo una birra e ascoltando un po’ di musica.
Report a cura di Renato Paravia