Un nuovo kite trip si aggiunge alla sezione Viaggi Kitesurf nel Mondo. Ringraziamo Renato (autore del testo che pubblichiamo come pervenuto) Enzino, Alfredo, Mario, e Cosimo per aver condiviso le foto e le info che troverete di seguito, sperando possano essere utili a chi volesse pianificare lo stesso viaggio.
Kite-trip Barbados (19 Febbraio – 6 Marzo 2014)
Partecipanti: Renatino, Enzino, Alfredino, Marettièll e Avvokite.
Dopo la parentesi di Boracay quest’anno siamo tornati ad attraversare l’oceano Atlantico; la meta? I caraibi e più precisamente l’isola di Barbados.
Come ogni anno la destinazione è stata scelta davanti a pizza e birra prim’ancora di festeggiare il Natale e non ci è voluto molto a trovare un accordo.
La proposta dell’Avvokite – da sempre attento a mode e tendenze del kite-turismo e non a caso leader carismatico del gruppo – è stata accolta all’unanimità e subito si è passati alla pianificazione del viaggio.
Abbiamo scelto British Airways che è sicuramente la compagnia che offre le condizioni migliori anche in merito al trasporto dell’attrezzatura e per l’alloggio ci siamo affidati al nostro sesto senso che ci ha portato all’Ocean Spray; situato a sud-est nella zona di Christ Church in posizione baricentrica tra i due principali spot per il kitesurf: Long Beach e Silver Rock.
Siamo stati fortunati in quanto proprio presso il nostro hotel ha sede il centro North di Aldo Pizzi ed Andy ( aldopizzi.com – Facebook: Line Up Barbados) da oltre un decennio attivo sull’isola e in grado di organizzare qualsiasi cosa: dai corsi di kite per principianti a quelli di livello avanzato, dal semplice noleggio dell’attrezzatura a tutti gli aspetti del soggiorno sull’isola. Aldo va citato, non solo per la sua abilità come rider e istruttore, ma soprattutto perché si è dimostrato una persona davvero squisita, sempre disponibile e attento a soddisfare ogni richiesta.
Nel nostro caso si è rivelato una miniera di consigli per apprendere (nel mio caso) o migliorare (per gli altri membri del gruppo) le tecniche di surfata. Eh si!!! Perchè Barbados è principalmente una destinazione per gli amanti del wave!
Se siete integralisti del freestyle non è il posto che fa per voi!
Se invece siete disposti a mettervi in gioco e curiosi di sapere cosa si prova a surfare un’onda non dovrete far altro che rivolgervi a lui, così come abbiamo fatto noi.
Sappiate però che per diventare wave-rider non vi basterà cambiare tavola, ma vi troverete di fronte a un altro modo di concepire il kitesurf.
Siamo usciti sia a Long Beach – spiaggia enorme e selvaggia sopra vento rispetto al nostro hotel – ideale per prendere confidenza con lo shore break e per surfare in tranquillità se non in assoluta solitudine, che a Silver Rock, situata sottovento e sicuramente più affollata.
Quest’ultima, raggiungibile anche con un breve downwind, è la più spettacolare in quanto presenta un reef a circa 600 metri dalla spiaggia al di la del quale si formano delle bellissime onde regolari. Sulla spiaggia ha sede il “deAction” centro windsurf-kite-sup di Brian Talma, estroso rider locale molto popolare.
Il vento non è stato fortissimo e ci ha dato anche qualche giorno di tregua; ne abbiamo approfittato per visitare l’isola e praticare qualche altro hobby.
Abbiamo visitato il versante occidentale che si distingue da tutto il resto sia per il livello elevatissimo del turismo che per la qualità dei luoghi. È li che si trovano le spiagge più belle e quel mare calmo che, non essendo sferzato dal vento, assume i colori propriamente “caraibici”; la spiaggia più bella, esclusiva e rappresentativa è certamente Sandy Lane.
Nella zona sud, invece, tornano comode per un bagni sia Miami Beach che Accra Beach, mentre si va a South Point per praticare il surf da onda. Quest’ultimo vede il suo tempio al “Soup Bowl” di Bathsheba, spot da pro e luogo di culto assolutamente da visitare.
Infine parliamo di vita notturna e divertimento…
Dopo il tramonto la vita notturna si concentra ad Oistins e nella frazione di St. Lawrence Gap oltre che ovviamente nella capitale Bridgetown.
Oistins è il paese più vicino e vale la pena visitarlo esclusivamente per il suo mercato del pesce circondato da una miriade di chioschetti dove il venerdì sera ci si ritrova per abbondanti abbuffate.
A St. Lawrence Gap, invece, si svolge la vera e propria vita notturna con un buon numero di locali, pub e discoteche che si dividono le serate dal giovedì alla domenica.
Infine a Bridgetown vale la pena di fare un salto all’Harbour Lights o al Boatyard e, se si ha tempo a sufficienza, di fare un giro per visitare la città che conserva i segni della colonizzazione britannica.